Possiamo parlare delle nostre escursioni all'infinito, ma ci piace più quando ne parlano i nostri partecipanti. Pietro è uno di loro e ci fa un piacere infinito ospitarlo sul nostro blog.
Grazie Pietro per le tue belle parole e le tue incredibili fotografie! - Giulio Cuccioli
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Ci siamo mai chiesti quanto ha da offrirci una escursione in Toscana? borghi medievali, citta d’arte, musei, aree archeologiche, parchi naturali e un mare cristallino grazie alla presenza dell’arcipelago Toscano (Elba, Giglio, Capraia, Gorgona, Pianosa,) senza nulla invidiare a Sardegna o Corsica.
Alle porte di Pisa, in località Cascine Nuove, c’è un parco naturale regionale di straordinaria bellezza che si estende per 23.115 ettari fra la provincia di Pisa e quella di Lucca. Numerosa è la fauna che vi vive: ungulati, daini, volpi, faine, tassi, una ricca varietà di uccelli e lupi! Si avete capito bene, negli ultimi anni in questa meravigliosa oasi naturale è stato avvistato non uno, ma ben due lupi! L’incontro con un lupo è un ardua impresa, ma è molto più facile avvistare daini e cinghiali (non vi preoccupate per la vostra incolumità sono innocui, basta che non vi avviciniate se hanno al seguito i cuccioli).
Sveliamo l’arcano mistero, come si chiama il Parco? È liberamente accessibile a tutti? Si possono fare escursioni guidate? Seguitemi nel mio racconto e vi svelerò tutte le risposte ai quesiti.
La zona di interesse naturale prende il nome di Parco Naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli. Alcune aree sono interdette al pubblico visto che per molti anni la Villa del Gombo è stata residenza del presidente della repubblica. Dunque se si vuole accedere alle zone chiuse al pubblico lo si può fare solamente con una guida escursionistica ambientale, ed è proprio quello che ho fatto io iscrivendomi ad una escursione in toscana di Azimut Treks trovata su Facebook “Trekking a San Rossore fino al Mare” con la simpatica e intraprendente guida di Giulio Cuccioli che fin da subito mi è sembrato molto preparato e disponibile a rispondere alle domande che noi li ponevamo.
Una volta arrivato nel punto di ritrovo e dopo che tutti i partecipanti fossero arrivati e prima di addentrarci nella nostra avventura Giulio inizia a leggerci un estratto dal libro “Storia Illustrata di Pisa al Mare”. Tutti ne siamo affascinati e non vedo l’ora di vedere cosa mi aspetta tra la fitta vegetazione del bosco. Iniziamo a camminare e subito sono entusiasta nel vedere un gruppo di daini in intenti a brucare l’erba.
Proseguiamo la nostra escursione a San Rossore e dopo un breve percorso sulla strada si entra in un cancello dove ai nostri occhi si presenta un interessantissima zona padulosa dove Giulio ci descrive dettagliatamente flora e fauna.
Bene, ora a tutti gli effetti siamo entrati nella zona vietata del Parco. Tutto intorno a me è tranquillo, rilassante, lontano da quei soliti rumori assordanti provenienti dal traffico cittadino. Qui l’unica cosa che si sente è il cinguettio degli uccelli, cosa molto rilassante, almeno per me.
Giulio, poco prima di arrivare a questo bivio ci dice “Ora vedrete uno dei più bei scenari di tutta la Toscana!” Giriamo l’angolo, davanti a noi ci appare uno scorcio bellissimo della regina delle Alpi Apuane. La Pania della croce alta per l’esattezza, a 1858 metri sul livello del mare, adornata dalla vegetazione del parco.
Man a mano che ci avviciniamo verso il mare (nostra meta finale) la vegetazione tende ad essere meno lussureggiante. Questo fatto, ci spiega la guida è causa del Matsucoccus, una specie di batterio che si nutre di linfa vegetale e che vive solo ed esclusivamente sul pino marittimo che contraddistingue la costa del Parco. Purtroppo il rimedio è uno solo, quale? Abbattere i pini malati.
Le luci del sole si affievoliscono, non c’è più quel caldo afoso, si inizia a stare bene. Devo dire che Giulio è stato di parola, avevo chiesto se fosse stato possibile vedere cinghiali e volpi, così è stato!
E’ora del tramonto: Il sole fa capolino dietro le nuvole, il bagliore dei raggi illumina l’orizzonte del mare. Stanco ma appagato mi siedo e ammirò l’enorme infinità del mare e il frastuono delle piccole onde che si infrangono sulla battigia.
Dopo cena ci dedichiamo alla pulizia della spiaggia dalla plastica e da tutto quello che troviamo che è stato portato sulla spiaggia dal mare.
Giulio consegna ad ognuno un bigliettino ricordo scritto da lui, un’idea carina e originale. Perché le cose semplici sono quelle più belle che rimangono impresse nel cuore.
Ci dirigiamo a piedi verso la fine di viale del Gombo, lì ci aspetta un pullman che ci porterà nel luogo di partenza. Purtroppo tutte le cose belle finiscono, hanno un inizio e una fine.
Volete passare anche voi una giornata a pieno contatto con la natura nel Parco naturale di San Rossore?
Allora visitate il sito di Azimut! https://www.azimut-treks.it/escursioni-a-san-rossore
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